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Fortunatamente per questo lunedì avevo un post in parte già pronto.
Questo fine settimana le mie energie infatti sono state completamente assorbite dal corso del quale vi avevo parlato.
Volete sapere qualcosa sul corso, vero?
Per ora non voglio anticiparvi molto, sono ancora in stato semiconfusionale... :-)
Ho fatto anche qualche foto ma devo riordinarmi le idee per bene, sono state due giornate lunghe ed intense...
Per farvi un po' invidia vi dico solo che ho avuto la fortuna di assaggiare la pizza di Adriano cotta nel forno a legna ed i croissant di Paoletta appena sfornati :-P ... e non solo...
Inoltre poi posso dirvi che il primo giorno è stato un po' serrato e faticoso mentre nel secondo ci sono state più pause e quindi più possibilità di interagire tra di noi.
A fine corso però credo fossimo tutti un po' dispiaciuti all'idea di non dover tornare all'indomani, tale era l'atmosfera che si era creata all'interno del gruppo.
Credo che tornerò presto sull'argomento :-)
Ma vediamo cosa vi ho preparato oggi...
In pasticceria come saprete viene spesso utilizzato l'Alchermes, questo liquore dal colore vermiglio e dall'aroma fortemente speziato.
Pare che originariamente la ricetta fosse stata creata alla corte medicea che ne custodiva gelosamente la ricetta.
Questo liquore deve il suo colore ed anche il nome ad un insetto parassita delle piante il cui corpo essiccato è conosciuto col nome di cocciniglia.
Tale insetto in spagnolo è chiamato "Alquermes" dall'arabo "Qirmiz" che significa scarlatto, da lì il nome.
Oggigiorno tale colorante alimentare è sostituito da un colorante ottenuto sinteticamente e che viene chiamato ugualmente cocciniglia o tecnicamente E120.
L'Alchermes che si compra al supermercato però nella migliore delle ipotesi con la ricetta originale ha veramente poco a che vedere, anche gli aromi sono ricavati artificialmente e la differenza, ovviamente, si sente.
Da tempo avevo annotata la ricetta trovata su "Il libro della vera cucina fiorentina" di Paolo Petroni e mi sono messo alla ricerca degli ingredienti necessari.
Alcuni ingredienti sono diffusi, per altri ho dovuto penare non poco per scoprire dove acquistarli, è stata un po' una caccia al tesoro ma alla fine ce l'ho fatta.
Come affermavo tempo fa nel post dove la ricetta aveva come ingrediente la melassa, le erboristerie di oggi sono diventate dei franchising di prodotti cosmetici tutti uguali in tutti i negozi, raramente troverete il negozio con quei bei vasi ceramici bianchi e blu dipinti a mano contenenti le varie piante officinali e la persona formata e competente dietro al banco.
Le difficoltà poi non si fermano agli ingredienti, se vi viene il ghiribizzo di cimentarvi nell'opera, dovrete procurarvi infatti un mortaio con tanto di pestello nel quale pestare le spezie e non ultimo un filtro di carta.
Se vi piacciono le cose genuine, fatte da voi (a mani nude poi!) e non vi arrendete facilmente allora questa è una ricetta che fa per voi!
Dimenticavo, oltre che per la pasticceria questo liquore è gradevole anche a bersi così da solo, ovviamente con moderazione.
Con queste proporzioni nella ricetta infatti viene un po' forte, intorno ai 40°
Leone X e Clemente VII ambedue Medici lo chiamavano "Elisir di lunga vita".
Con questa ricetta ne vien fuori qualcosa più di 2 litri... fatelo e regalatelo solo a persone speciali, come ho fatto io... ;-))
Ingredienti per circa due litri
Alcool puro a 95° 600 gr
Zucchero 600 gr
Acqua di rose 100 gr
Cocciniglia 10 gr
Cannella 10 gr
Coriandolo 10 gr
Macis 3 gr
Cardamomo 10 granelli
Chiodi di garofano n°4
Scorza d'arancio dolce 5 gr
Anice stellato (fiori) 3 gr
Vaniglia mezzo baccello
Procedimento
Pestare nel mortaio tutte le droghe meno la vaniglia da tagliare a pezzettini.
Metter in un bottiglione con l'alcool e 300 gr di acqua pura.
Come per magia da subito il liquido assumerà il colore rosso tipico!
Tappare il recipiente e lasciare in infusione per un paio di settimane, ricordandosi di agitarlo almeno una volta al giorno.
Trascorso questo tempo sciogliere a freddo lo zucchero in mezzo litro di acqua pura ed unirlo all'infuso.
Agitare bene e lasciar riposare un altra giornata
Alla fine filtrare il liquore con un cono di carta da filtro tipo quelli da caffè americano messo nell'imbuto ed aromatizzarlo con l'acqua di rose.
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Aggiornamento del 03/06/2010: con la prima foto in alto partecipo con piacere al Giveaway di Eleonora alias Deleciously