4 minuti fa
giovedì 22 marzo 2012
Amaretti Morbidi
Prima della ricetta faccio una piccola premessa: non potete certo immaginare il mio stato d'animo di oggi, dico soltanto che provo grosse difficoltà anche solo a raccogliere le idee per spiegarvi... e dunque vi racconto: ho trascorso le mie scorse 3 giornate intere, da mattina a sera, ad un corso professionale di tecniche di "alta cioccolateria", una vera e propria full immersion con un Maestro (uno vero!) di fama internazionale con 50 anni circa di esperienza nella materia.
Dire che questa esperienza mi ha sconvolto sarebbe riduttivo, l'approccio ed il metodo trattati nelle lezioni hanno in realtà scosso energicamente dalle fondamenta tutto quello che credevo di sapere sul cioccolato (e sul suo insegnamento), sulla pasticceria e sui suoi "Maestri" o presunti tali appreso nel corso degli scorsi anni.
Il mio grosso ostacolo nonché limite è stato infatti proprio quello di cercare di lasciar tacere tutto quel bagaglio di nozioni accumulate in anni di corsi, studio e pratica variamente accozzate assieme e che fino a domenica scorsa erano state la mia sicurezza nonché il mio stupido vanto...
Forse l'immagine seguente potrebbe apparirvi inappropriata e fuori luogo ma... credo di sentirmi come il novizio di una di quelle storie Zen che finalmente ammesso al monastero apprende dal Decano che per percorrere "la Via" dovrà spogliarsi di tutto, che i suoi unici possessi semplicemente saranno la tazza e il bastone e che le uniche altre cose delle quali avrà bisogno nel cammino dovrà cercarle dentro di sé...
E vabbè, non voglio annoiarvi oltre passiamo alle cose serie... ;-)
Dopo tanto tempo torno a proporvi una ricetta "on demand", che poi è il tipo di post che preferisco scrivere in quanto ho ancor prima un riscontro tangibile che quello che pubblico interessa e può servire a qualcuno, oltre che a me...
La richiesta degli amaretti morbidi mi proviene da Elisabetta, che mi segue e commenta sempre con tanto calore e... tanta pazienza!
Infatti l'ho fatta attendere qualche settimana per una ricetta tutto sommato semplice e poi perché continua a seguire e commentare i miei post con lo stesso spirito nonostante sia palese che io (soprattutto per mancanza di tempo) sia uno che non applica la tacita convenzione di restituire la cortesia della visita e/o commento.
L'amaretto morbido per quel che ne so, è una specialità regionale presente un po' dappertutto in Italia con alcune differenze secondo la regione d'origine, dalla Liguria all'Abruzzo passando per la Sardegna.
Questa prima versione quì non è direttamente riconducibule a nessuna di quelle sopracitate è diciamo un "modello base", chissà se in futuro seguirà qualche variazione sul tema...
Il risultato è soddisfacente ma secondo me ancora perfettibile, il livello di difficoltà medio... l'unico vero fattore di rischio sta nella cottura, se il calore è eccessivo difatti si rischia di farne dei pasticcini un po' gommosi...
Analizziamo invece l'uso di alcuni ingredienti: il candito oltre che ad aromatizzare, serve a mantenere la morbidezza, che poi è lo stesso motivo per il quale i canditi vengono aggiunti anche nei lievitati da ricorrenza, in alternativa si possono sostituire con 10 gr di miele (di acacia o arancio) considerando che però si accentuerà la colorazione in cottura.
L'albume invece ha la funzione di legante, ma un eccesso può portare ad un pasticcino che in cottura si spiaccica (chi di voi non ci si è trovato ad esempio facendo i ricciarelli la prima volta? ;-))
fare magari un primo tentativo con metà dose ed il quantitativo minimo indicato di albume.
Ingredienti
Mandorle dolci 200 gr
Mandorle amare (armelline) 10-20 pz secondo il gusto
Zucchero 200 gr
Arancio candito 50 gr
Lievito per dolci 1/2 cucchiaino
Albume 50-60 gr
Sale
Zucchero a velo
Procedimento
Tritare le mandorle dolci ed amare assieme allo zucchero dando piccoli impulsi al cutter, aggiungere il lievito per dolci e tenere da parte.
Ridurre l'arancio candito in pasta tritandolo sempre col cutter.
Impastare i due composti in planetaria con la foglia o in una ciotola con una spatola, sciogliere un pizzico di sale nell'albume ed unirlo all'impasto per legarlo.
Lasciar riposare 24 ore coperto con pellicola a contatto dopodichè formare un filoncino sul piano spolverizzato di zucchero a velo e tagliarlo in tanti pezzetti uguali,
Arrotondare a sfera, posarli leggermente distanziati su una teglia coperta di carta forno e lasciarli riposare almeno 3 ore prima di infornare.
Mettere la teglia nella parte medio alta del forno e cuocere a 150° per 15' circa dopodiché spengere il forno, aprire lo sportello e lasciar asciugare fino a raffreddamento.
Conservare in una scatola chiusa o in un sacchetto ed aspettare un paio di giorni per consumarli, diventeranno più morbidi.
Buona giornata!
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sarebbe davvero il caso di dire allora che "non si finisce mai d'imparare"! Certo che se ti senti tu come un novizio...
RispondiEliminaIo la ricetta la salvo ma se ci metto le mani, mi faccio del male più che col cioccolato!!! Un bacio, buona giornata
Quando incontri un maestro così appassionato ed umile nell'insegnare la presunzione del proprio sapere si rivela come minimo... ridicola.
RispondiEliminaNon mi parlare di cioccolato oggi che mi devo appena appena disintossicare... ahhahahahah
Grazie e buona giornata!
Le vie del cioccolato quindi sono infinite, a quanto pare! strano come dietro ad una cosa apparentemente così semplice possano nascondersi mille mondi diversi. bello! e anche la ricetta degli amaretti, non sapevo che servisse l'arancia candita. Di quelli liguri del Sassello io vado letteralmente pazza, aspetto la ricetta ;) ciao
RispondiEliminaPer gli amaretti del Sassello magari ce l'avessi la ricetta! Avrei pubblicato quella... ;-)))
RispondiEliminaGrazie e a presto!
complimenti , vorrei aver la possibilita' di provre le tue emozioni frequentando corsi di cioccolato e di pasticceria, purtroppo il mio lavora mi porta agli antipodi.
RispondiEliminaComunque condivido qui con voi maestri i vostri consigli e insegnamenti, grazie.
p.s. dove trovo le mandole amare? qui da me non si trova un tubo uffa.
Ma che bella esperienza, immagino l'emozione e la contentezza!
RispondiEliminaSecondo me questa è anche la cosa bella della cucina... sapere che c'è sempre di più da imparare!
RispondiEliminaMolto interessante questa ricetta, grazie ad Elisabetta per averla richiesta!!!
ciao,Nanni!!senza dubbio,l'esperienza che hai vissuto,con questo maestro,credo che ti abbia arricchito,entusiasmato,ma non per questo, sminuito,il tuo bagaglio personale :))sei un grande!! ora voglio ringraziarti tanto tanto,per la pubblicazione di questi straordinari amaretti!!!GRAZIE ^;* sono bellissimi e golosi!!seguiro' tutti i tuoi preziosi consigli e vedremo cosa riusciro' a fare..grazie per il tuo lavoro,il tuo entusiasmo,la tua innata passione!!!grazie di esserci ;0))felicissima giornata e grazie ancora!
RispondiEliminaposso capire come ti senti ma per sei sempre "il maestro" anzi, "maitre chocolatier"!
RispondiEliminagli amaretti morbidi, quanto mi piacciono! grazie anche per questa bellissima ricetta,
ciao :-)
Mi è piaciuta moltissimo l'introduzione di questo post. Certo ti deve aver sconvolto parecchio ma sicuramente è l'inizio di una nuova fase. E poi le esperienze pregresse servono sempre, no?
RispondiEliminaBella, Nanni!
p.s. adesso aspettiamo il commento dell'amico nostro che sul termine "Maestro" ha sempre qualcosa da ridire... :D :D :D
Caro Nanni posso capirti, è sempre difficile cambiare il proprio "bagaglio" ma non puoi perdere questa occasione, ne vale la pena:) Questi amaretti morbidi sembrano buonissimi e riusciti alla perfezione!
RispondiEliminaComincio dagli amaretti. Stupendi, vorrei saperli fare, anzi ci voglio provare, io di solito produco frittelle fatte al forno.....
RispondiEliminaPer le tue giornate "intense" ti voglio solo dire che sono felice per te, meriti tutto, per la tua serietà, la tua bravura, la tua umiltà! E sono orgogliosa che tu sia il mio Maestro!
@antonella: neanche per me è stato facile, ho dovuto fare qualche sacrificio ma ne è valsa la pena... ;-)
RispondiElimina@Stefania: e immagini bene! :-D
Ciao!
@Tery: ed un altra cosa bella è che ogni volta è una sorpresa... ;-)
Grazie a te e buona giornata!
@Elisabetta: ma figurati, per me è stato un grande piacere ed anche divertimento (ed anche in casa hanno apprezzato gli esperimenti... ;-))))
Fammi sapere se piacciono!
@Francesca: sono felicissimo di essere un tuo punto di riferimento nel cioccolato ma la maestria in un arte è una cosa molto alta... ;-)
Grazie di cuore e a presto!
@Zio Piero: credo che se l'amico nostro lo avesse conosciuto e visto all'opera non avrebbe avuto niente da ridire con quel termine... ;-)
Eheheh sconvolto si e comunque sono sopravvissuto quindi spero di mettere presto a frutto... ;-)
Grazie e a presto!
@Maria: no no, infatti cercherò di non perder niente per strada ;-)))
Questi amaretti in realtà si sono abbassati un po' troppo per i miei gusti, ma come consistenza erano più che soddisfacenti!
Grazie e a presto!
@Eleonora: come ho detto anche a Francesca la maestria è una cosa seria, sono comunque felice e lusingato di essere un riferimento nel quale hai fiducia... :-DDD
RispondiEliminaDi questi amaretti io ho spiaccicato la prima prova perché avevo messo il forno troppo alto, infatti erano pure troppo scuri fuori e crudi dentro, questione di aggiustare il tiro... ;-)))
Grazie e buona giornata!
sono davvero meravigliosi e chissà che profumo in casa!
RispondiElimina... esperienza davvero arricchente quella con un vero Maestro!
Allora è proprio vero che non si finisce mai d'imparare!
RispondiEliminaHo sempre amato gli amaretti morbidi ma non trovavo una ricetta che mi soddisfacesse, ma ora che ho la tua vado sul sicuro!!
Ciao Nanni!
E chi resiste tre giorni prima di mangiarseli?! Già lasciare riposare il composto 24 ore è un rischio a casa mia! Si mangiano perfino l'impasto crudo della pasta frolla! Comunque proverò. Grazie Nanni!!!
RispondiEliminaCiao. Ros
La mia maestra delle superiori si arrabbiò tantissimo quando seppe che, durante l'estate, mi ero "presa avanti" studiano un pò di inglese (che allora sconoscevo). Disse che per me, che avevo imparato con un certo metodo, giusto o sbagliato che fosse, sarebbe stato più difficile apprendere la lingua straniera, perchè adesso avevo delle nozioni che sarei dovuta andare a rivedere o che avrei usato come metro di paragone .... forse non c'entra nulla, perchè ciò che tu sai sul cioccolato non è certo paragonabile al mio poco studio di allora, ma ho sempre pensato che lei avesse ragione, tant'è che è stato molto difficile abbandonare le mie "conoscenze" per buttarmi a capofitto in un mondo tutto nuovo.
RispondiEliminaMa credo anche, adesso, che per crescere, sia necessario affrontare queste riflessioni. Sennò non c'è nulla da crescere!
Perdonami ... oltre che con l'inglese, ogni tanto mi perdo anche con l'italiano ...
RispondiEliminaRischio di ripetere ciò che hanno già detto sopra ma visto che senza il tuo blog, i tuoi insegnamenti e le tue tecniche non avrei potuto fare praline e cioccolatini per me sei tu il Maestro del cioccolato...e oggi attraverso le tue parole ammiro molto la tua umiltà. Complimenti perché oltre a fare delle cose stupende col cioccolato sei anche bravo ad insegnarle.
RispondiEliminaCiao
Sara
Quando mi hai accennato alla cosa ho capito che avevi grandi aspettative sul corso...tali che probabilmente oggi mi sarei aspettato un giudizio meno entusiasta proprio per compensare una attesa così carica.
RispondiEliminaEd invece ti ritrovo leggermente stordito dall'esperienza, il che arrivandoci per induzione ed in base al tuo background culturale in merito non ho difficoltà a credere che tu abbia trovato un vero Maestro, da non confondere con "maestri vari" assunti all'onore della cronaca per le mancanze di fondo dei loro adepti più che per reale meriti. E qui potrei continuare ma mi sa che se mi girano i "cabbasisi" e soprattutto mi sento meglio fisicamente per poter "reggere"...ci faccio un bel post pubblico :P eheheheheheh
Ora però la curiosità resta e spero proprio che tu faccia un piccolo racconto, ma non per raccontare il corso, quanto per capire quale deve essere l'approccio con l'arte del cioccolato, con quale piede iniziare il percorso.
Personalmente ci terrei proprio, la tecnica quello comprensibilmente arriva solo in un secondo momento.
Detto ciò segno questi amaretti ed il loro bilanciamento...metti che qualche mandarino casca ancora dall'albero...:P ehehehehehe
Dimenticavo...la tua frase:
RispondiElimina"Analizziamo invece l'uso di alcuni ingredienti...".
Ecco, se solo gli "appassionati di cucina" si ponessero questo problema...vedi quandi "maestri" cadrebbero come dei loti marci dagli alberi a fine autunno...
ahahahahahaha
Ma vero che farai un completo resoconto di questo corso? Mi incuriosisce proprio capire cosa possa aver sorpreso positivamente una persona con la tua esperienza...
RispondiEliminaPer gli amaretti ero davvero convinta che fossero tra i pochi dolci che non sarebbero mai riusciti a far breccia nel mio cuore, dal momento che i miei assaggi si limitavano alla tristissima (e durissima) produzione industriale. Poi ho assaggiato quelli freschi di un meraviglioso pasticcere sardo e mi si è aperto un mondo!
@Lizzy: puoi dirlo forte! (entrambe le cose... ;-)))
RispondiElimina@Renza: non è che è vero, è sacrosanto! ;-)
Provala, poi mi fai sapere! ciao
@Ros: nascondili, che vale la pena da cotti! ;-)))
Grazie a te e buona serata!
@Stefania: hai colto nel segno perfettamente, è lo stesso principio che ci impedisce di imparare ad esempio a disegnare in età adulta se ci ostiniamo a riproporre lo schema mnemonico di un volto anziché guardarne le linee dal vero.
@Sara: grazie, ma voglio precisarlo anche a te, essere un Maestro è un altra cosa, io mi accontento di essere un buon punto di riferimento e mi impegno giornalmente per esserlo :-)
A presto!
@Gambetto: stordito perché in cuor mio ero convinto che bastasse imparare le formule e fornirsi degli strumenti per misurare, che poi è il metodo che ho seguito ed insegnato finora rifornendomi di termometri, bilancie e qualche libro in più come strumenti per la navigazione, che poi per carità è un metodo che ha funzionato finora e di facile insegnamento.
In questi 3 giorni invece il termometro è comparso una volta sola e non per il cioccolato.
L'impressione sull'insegnante e sulla persona è stata che avesse il desiderio profondo di trasmettere quello che è stata la sua esperienza di una vita di lavoro appassionato, per il puro piacere di alimentare e guidare l'altrui passione e nient'altro, cogliendo magari l'occasione lui stesso per imparare come farlo ancor meglio.
L'approccio diverso che ho conosciuto consiste nel considerare il cioccolato dal punto di vista empirico e non da quello delle temperature, in pratica il succo è che dove c'è burro di cacao se viene mescolato diventa un tantino viscoso e solidificherà in un certo modo, se lo riscaldi la viscosità e la tensione si perdono. Il metodo di lavoro consiste nel mantenere un equilibrio ideale e tutto senza verificare col termometro.
Ho visto che la tua ricetta di ieri ha qualche tratto in comune con questi amaretti, tu però hai il vantaggio di quei mandarini... eheheheh ;-)))
A presto!
@Virò: ciao! Dove eri finita?? eheheheh ;-PPP
Guarda, non so se farò un resoconto, magari si se nel frattempo riesco a riprodurre qualcosa di quello che ho imparato di nuovo...
A presto!
@Gambetto: dimenticavo, qualcuno obietterà che quello che ti ho esposto è il metodo che insegno al mio corso avanzato ed in parte è vero, solo che io non ho mai fatto a meno del termometro!
RispondiEliminaMiseria Nanni ma quel corso deve veramente essere stato favoloso per averti cosi' toccato.
RispondiEliminaComunque hai ragione, con il tempo ci si fossilizza sulle cose che conosciamo e si perder un po' il gusto della scoperta.
Non sapevo che negli amaretti morbidi ci fossero i canditi, io li avevo fatti una volta ma non li avevo mica messi :(
Ho visto quelli di Modena che hai fatto tu, questi comunque sono un po' diversi nel procedimento.
RispondiEliminaL'arancio serve anche per l'aromatizzazione, al limite metterei la buccia grattugiata di un agrume sano ed un po di miele.
Grazie e buona serata
P.S.: hai ragione, il corso è stato favoloso davvero! :-D
Nanni, immagino che farai anche altro nelle tue giornate, oltre a temperare e lavorare il cioccolato. Il tuo maestro invece lo fa tutti i giorni da una vita: è naturale il suo approccio empirico, la cioccolata gli parla! Tu hai ancora bisogno del termometro e insegni ad usarlo, che male c'è? Non per questo non arriverai ai suoi livelli e non riuscirai a trasmetterli ai tuoi corsi! Intanto complimenti anche per la modestia che hai voluto trasmettere anche ai tuoi lettori e non dimenticare che Socrate (!!!) sapeva una cosa sola dopo una vita di filosofia: di non saper nulla! Un abbraccio
RispondiEliminasecondo me ti sottovaluti! per me sei un maestro e continuerai ad esserlo, visto che quello che ho appreso al tuo corso ha successo e le tue ricette sul blog non ne parliamo. Ma che tu continui ad imparare beh.. buon per noi che impareremo da te!!(speriamo...) ottimi gli amaretti, buona idea per i dolcetti di Pasqua! Teresa
RispondiEliminaDevo provarli. Io ne sono golosa. Un giorno ho fatto dei ricciarelli e mi son venuti bene e poi mai più perchè mi son venuti sempre gommosi.
RispondiEliminaSei un portento.
Ciao e grazie .
Erika
@Francesca: infatti non c'è niente di male ad usare e far usare il termometro siamo d'accordo, funziona benissimo, volevo dire che chi ha fatto il mio stesso corso partendo da un livello "zero" ha potuto accogliere le nozioni meglio di me che ritenevo di poterle integrare al volo credendo di sapere già abbastanza.
RispondiEliminaGrazie e buona serata!
P.S.: Socrate è un grande esempio di condotta morale e coerenza ma mai vorrei fare la sua fine...eheheheheh ;-)))
@Teresa: no, non credo di sottovalutarmi e quello che ho fatto finora rappresenta per me un esperienza di vita dal valore inestimabile.
Cerco però di migliorare sempre quello che faccio e ho scoperto di dover faticare più di quello che mi aspettassi a causa della mia presunzione della quale ho dovuto prendere atto... questa alla fine è stata la lezione più importante che ho ricavato in questi 3 giorni, molto più delle tecniche avanzate stesse.
Spero ti piaccia la ricetta, so che dalle tue parti non mancano degli eccellenti termini di paragone per gli amaretti morbidi... ;-)))
Grazie e a presto!
@Erika: grazie a te! Mi auguro questi ti vengano sempre come si deve! A presto!
Tutto chiaro. Grazie per aver perso del tempo per me raccontandomi...forse ho solo avuto la certezza di leggere quello che mi aspettavo e di questo ne sono contento...non tanto per le mie convinzioni che sono davvero poche quanto per intuire quale può essere il frutto di una vita intera spesa per una passione.
RispondiEliminaAdesso ti sarà meno difficile capire perchè rinfresco il LM tutti i giorni facendone pane, pizze, grissini, freselle,....
Ciao Nanni,
RispondiEliminatu non lo sai ma seguo molto il tuo blog da cui ho preso vari spunti per il mio "pasticciare"casalingo.
Non seguo molti blog ma il tuo e quello di pochissimi altri,alcuni dei quali hanno commentato in questo post.
Sono stata una lettrice silente fino ad oggi ma questo post è troppo bello per non lasciare un commento.
Mi ha colpito la tua umiltà nel riconoscere di aver ancora da imparare,pur non sottovalutando le tue conoscenze.
Vorrei contraddirti su una cosa,credo che la tua non sia presunzione piuttosto una sicurezza che scaturisce dalla padronanza della tecnica unitamente alla passione.
Da ciò che hai scritto nel tuo post si è capito che hai veramente incontrato chi ti potesse insegnare ancora qualcosa,l'hai detto anche tuin questa frase "non ha avuto bisogno del termometro",perchè il tuo maestro il cioccolato lo respira.
Ciao Nanni.
Danila
Ma che bella questa ricetta degli amaretti morbidi, mi piace molto!!
RispondiEliminaA parte la ricetta, che mi sa che entra di corsa tra quelle da fare..volevo commentare la premessa..
RispondiEliminadeve essere stata davvero una esperienza 'profonda' quella che hai fatto.. ma il descrivercela così e svelarla a tutti mostra davvero come sei grande.
un abbraccio!
@Gambetto: certo che lo capisco e ti invidio pure la costanza col LM che a me difetta! ;-)
RispondiElimina@Danila: adesso lo so! ;-)
Grazie, hai fatto proprio bene a commentare, mi piace sapere le impressioni di passa di quì :-)
A presto!
@Maria: benvenuta! Grazie, era una richiesta che finalmente ho potuto soddisfare...
Ciao!
@Gaia: grazie carissima!
E' stata un occasione per mettermi un po' in discussione e... ne avevo bisogno! ;-)
Un abbraccio a te!
che buoni,li voglio assolutamente fare,a me piacciono un sacco ,ma li ho sempre comprati,ora posso farmeli a casa ,grazie.
RispondiEliminabuona domenica
Fantastici!!! Comincerei a mangiarne e non smetterei più...
RispondiElimina@Franca: prego... anzi, grazie a te!
RispondiEliminaBuona settimana
@Ilaria: infatti, per quello ne faccio pochi alla volta... ;-)
Grazie e buona giornata!
da ragazzino odiavo gli amaretti ma proprio per niente.. poi invece si cresce e si cambia modo e abitudini e gli amaretti hanno iniziato a piacermi.. però non avevo mai pensato a farli da me.. in tanto mi segno e mi salvo la ricetta ^__^
RispondiEliminap.s. passi a dare un occhiata da me..!!!?
lia
Questa la scopiazzo alla grande, sperando di essere miracolata ed evitare lo "spiaccicamento", che ahimè!, mi è molto familiare...
RispondiEliminaCiao Nanny un bacio grande!!!
p.s. Quest'anno non ti ho ancora molestato con l'uovo di Pasqua, hai visto?? ; )
@Lia: beh, sono contento tu abbia fatto pace anche con gli amaretti, ne valeva la pena!! ;-)
RispondiEliminaArrivo!!!
@Flavia: fai pure, stanno lì apposta!
Un bacio a te :-)
P.S.: per l'uovo ti è bastato rileggere le vecchie email...? ;-)))
in questo commento ho cambiato anche sesso hahahahha ragazzino ho scritto povera meee... per fortuna mi conosci altrimenti avevi dubbi sui miei commenti ^_____^
RispondiEliminalia
Ahahahahah, sono sviste che capitano! ;-)))
RispondiEliminaCiao!
No, anche se le e-mail sono custodite gelosamente nella cartella "Nanni", ho optato per la colomba. Lo so, lo so, mi piace vincere facile!! Ma Pasqua non è ancora inziata, magari poi alla fine ti ammorbo pure quest'anno... Da quando ho scoperto la componente empirica del cioccolato, poi!!! Quanto mi piace!! : )
RispondiEliminaUn abbraccio, buona settimana.
Buon per te che hai facilità con la colomba!! ;-)))
RispondiEliminaQuesta settimana sarò piuttosto assente, ma nella prossima potrò rispondere con calma ad ogni domanda su uova e quant'altro... :-)
Grazie e buona settimana anche a te.
solito post bello bello ed esaustivo.
RispondiEliminasolo che io NON lo dovevo leggere oggi, meglio due giorni fa, oppure fra un paio di giorni, ma oggi no...
solito post bello bello ed esaustivo.
RispondiEliminasolo che io NON lo dovevo leggere oggi, meglio due giorni fa, oppure fra un paio di giorni, ma oggi no...
Se invece io rispondo due giorni dopo può compensare?? ;-PP
RispondiEliminaGrazie e a presto!
ciao nanni! appena ho un attimo di calma ti racconto di firenze... piuttosto, i tuo amaretti cascano a cecio. a natale ne avevo preparate due diverse versioni per i regalini golosi ma... non ci soddisfarono del tutto! Segno e replico appena mi passa la gastrite causata dal rientro a tempo pieno in ufficio... grrrr... Bacio nannì!
RispondiEliminaCiao Cristina, provo chiamarti una sera di queste così ci raccontiamo un po' di novità... ;-)
RispondiEliminaBacio a te!
Ciao Nanni, le tue ricette sono favolose!
RispondiEliminaHo giusto qualche armellina pronta per essere usata e vorrei provare questi fantastici amaretti.
Delle tue ricette mi fido molto, ma non riesco a trovare a che punto si aggiungono gli albumi! E soprattutto...montati a neve o così come sono?
Grazie per l'aiuto!
Ciao Matilde, meno male che ci sei tu che hai verificato la ricetta, l'indicazione sull'albume mi era rimasta nella penna, o per meglio dire... nella tastiera! ;-)
RispondiEliminaCome puoi leggere nella correzione si tratta di albume NON montato ed aggiunto alla fine dell'impasto.
Grazie mille a te per la segnalazione! :-D
Buona giornata
Grazie mille, Nanni, sei stato velocissimo!
RispondiEliminaLi provo quanto prima e ti faccio sapere il risultato, grazie ancora!
Ok, mi auguro ti piacciano!
RispondiEliminaGrazie ancora a te e a presto