Alcuni giorni fa ho pubblicato una foto di questa prima prova di tronchetto natalizio sul mio profilo di Facebook e vi dirò che le reazioni ed i commenti positivi mi han convinto a fare una foto più luminosa e pubblicarlo con ricetta in bella copia anche quì...
Sebbene sembri una preparazione difficile in realtà questa ricetta non presenta grossi gradi di difficoltà, avendo scelto soluzioni tutto sommato semplici per il ripieno (confettura) e per la decorazione (crème ganache) la difficoltà risiede più che altro nella realizzazione del biscuit arrotolato e nell'arrotolamento stesso.
In Francia il tronchetto è il dolce che fa spesso bella mostra di sé nei pranzi natalizi e tradizionalmente, sia per la farcitura
che per la decorazione, vengono usate le creme al burro.
Questa versione, forse non proprio ortodossa, intende anche semplificare un po' la vita a chi si accingesse a realizzarla.
Questa versione, forse non proprio ortodossa, intende anche semplificare un po' la vita a chi si accingesse a realizzarla.
Ebbene, ricetta a parte, molti si domanderanno anche quale è la ragione per la quale un dolce che rappresenta un tronco d'albero segato ed eradicato possa simboleggiare la festa del Natale...
La tradizione di bruciare un ceppo di legno nel camino la notte di Natale è una consuetudine tramandata da lungo tempo nelle culture popolari di tutta Europa, portandosi appresso un suo corollario di rituali e superstizioni legate all'alto valore simbolico dei simboli dell'albero e del fuoco.
Ad esempio so, tramite racconti familiari e di conoscenti, che in molte zone della Toscana il "ceppo" prescelto doveva essere acceso la notte della vigilia facendo poi in modo che arrivasse ad esaurisi all'Epifania, per questo si cercava di selezionare un legno particolarmente duro che bruciasse lentamente ed il farlo ardere accuratamente per assicurarne la durata per tutti i giorni necessari era un compito preso molto sul serio!
Ad esempio so, tramite racconti familiari e di conoscenti, che in molte zone della Toscana il "ceppo" prescelto doveva essere acceso la notte della vigilia facendo poi in modo che arrivasse ad esaurisi all'Epifania, per questo si cercava di selezionare un legno particolarmente duro che bruciasse lentamente ed il farlo ardere accuratamente per assicurarne la durata per tutti i giorni necessari era un compito preso molto sul serio!
Almeno finché c'era un camino in ogni casa quella del "ceppo" era una tradizione che nessuno ignorava (per dire, al pari dell'olivo nella domenica delle Palme), anche chi viveva in città e non poteva certo trasportarsi agevolmente in casa un grosso tronco a "lunga durata", la notte della vigilia non mancava di far ardere un legno speciale o più grosso del solito.
Quel che è rimasto oggi probabilmente è soltanto la locuzione avverbiale "pe' ceppo" in molti dialetti toscani per intendere appunto "per Natale"... ed anche con accezione ironica per intendere il rimandare ad una scadenza lontana per evitare di onorare una promessa...:
- Quando me lo rendi?
- Eh... eh... tra un po', quando ho finito...
- Si, pe' ceppo!
;-DDD
- Quando me lo rendi?
- Eh... eh... tra un po', quando ho finito...
- Si, pe' ceppo!
;-DDD
Ingredienti
Per il
rotolo
Tuorli
55 gr
Uova
intere 135 gr
Zucchero
75 gr
Albumi
80 gr
Zucchero
75 gr
Farina
75 gr
Aroma
di vaniglia o di limone
Per il
ripieno
Confettura
un vasetto (340 gr)
Per la
decorazione
Cioccolato
fondente 64% 180 gr
Panna
fresca 200 gr
Burro
20 gr
Zucchero
a velo
Procedimento
Preparare
anzitutto il rotolo: pesare le uova intere e quelle divise, le due dosi di zucchero e la farina.
Montare
le uova coi tuorli, la prima dose di zucchero ed eventuali aromi fino
ad ottenere una montata gonfia, spumosa e ferma.
A parte
montare gli albumi con la seconda dose di zucchero fino ad ottenere
una montata ferma ma non durissima.
Usando
una spatola incorporare nella montata di uova quella di albumi
alternandola con la farina.
Nel
frattempo si sarà foderata una placca da forno imburrata con carta
forno imburrata a sua volta e regolato il forno a 220°.
Versare
il composto nella teglia livellarlo delicatamente ed infornare per 8'
circa sorvegliando comunque la cottura.
Togliere
dal forno, attendere alcuni minuti e poi rovesciare il biscotto
su un foglio di carta forno leggermente cosparso di zucchero.
Staccare
delicatamente la carta forno di cottura partendo in diagonale da un
angolo e lasciar raffreddare qualche minuto, dopodiché spalmare la
confettura sulla superficie lasciando libero il bordo per un paio di
cm.
Aiutandosi
col foglio di carta forno arrotolare il biscotto e lasciarlo poi
raffreddare avvolto fasciato nella carta tenendo il margine di
chiusura del rotolo schiacciato sotto.
Una
volta freddo tagliare le fette di un paio di cm agli estremi del
rotolo e poi tagliarlo in diagonale ad 1/3 della sua misura per
ottenere il pezzo della diramazione, eventualmente tagliare anche un
altra fetta leggermente più alta da un lato per realizzare un' altra
diramazione però “tronca”.
Posare
i pezzi ottenuti sul vassoio di portata formando un tronco principale
con una diramazione laterale più corta e l'eventuale diramazione
“tronca”.
Preparare
la crema ganache per la decorazione portando a bollore la panna col
burro disciolto, togliere dal fuoco, attendere un minuto e versarci il
cioccolato fondente tritato in piccoli pezzi facendolo sciogliere
mescolando con una frusta.
Abbattere
in congelatore mescolando ogni 5-10' finché la crema raggiungendo i 20° circa diventa
consistente e diventa stendibile col sac-a-poche.
Trasferire
il composto in un sac-a-poche con bocchetta spizzata di 7 mm e
decorare in modo da creare l'effetto corteccia d'albero.
Al
termine eventualmente guarnire con confettini colorati, fruttini di
marzapane o spolverizzare con pochissimo zucchero a velo per creare
l'effetto “neve”.
Conservare
max 48h a temperatura ambiente e servire alla stessa temperatura.
Tagliare
con cura eventualmente riscaldando la lama del coltello ad ogni taglio.
Buona settimana!! :-D