Come faccio spesso (anzi sempre) quando sono al supermercato mi soffermo a leggere le etichette degli ingredienti dei dolci, un po' anche per capire anche come lavorano gli altri e magari imparare qualcosa di nuovo.
Un vassoio di "pasticcini alle mandorle" sul quale accanto al marchio della dolciaria campeggiano le scritte "artigianalità e qualità" attira la mia attenzione... leggo gli ingredienti e con un certo sgomento apprendo che sono composti di:
- Zucchero (vabbè, sono dolcetti no? Fin quì non è troppo strano...)
- Ciliegia candita (beh certo, quella si vede anche bene... leggendo però tra conservanti e coloranti (pure!), il sopracciglio si arcua...)
- Armelline (ma non sono le mandorle amare e che in grandi quantità sono pure tossiche?!)
- Legumi (!?!? cheeee?? Sì, c'è proprio scritto "Legumi: Fagioli e Soia", non indaghiamo se OGM o meno che a questo punto sembrerebbe quasi un peccato veniale)
- Mandorle (3%.... ah! Meno male!! Ma allora ci sono davvero...! Secondo me loro malgrado gli è toccato mettercene una manciata, giusto per poterlo scrivere in etichetta con tranquillità)
- Olio Vegetale, Aromi etc... etc... (e si sa che son questi due ingredienti dichiarati in etichetta"l'artigiano" può metterci veramente il meglio del meglio degli oli e degli aromi disponibili sul mercato... :-\ )
Ne concludo che: o io sono rimasto troppo indietro e non so cosa mi perdo a non mangiare dei pasticcini di fagioli con profumo di mandorla e aromi aggiunti (perché di certo preferisco rimanere col dubbio piuttosto che comprarli), o forse è la legislazione che è rimasta colpevolmente indietro a permettere che si possa produrre un pasticcino alle mandorle nel quale quest'ultime sono presenti dichiaratamente per il 3% e per di più, cosa più grave, permettere di associare un prodotto semi-industriale fatto con ingredienti discutibili a parole come "artigianalità" e "qualità".
Fortunatamente per riprendermi dallo shock ho potuto mettere a frutto un'ottima ricetta di pasticcini alle mandorle prendendola in prestito dal blog di Teresa e devo dire che è davvero una delle migliori che ricordi d'aver mai provato.
Tra le possibili guarniture ho scelto la più semplice ovvero la mandorla pelata, non ho messo le classiche ciliegie candite perché per scrupolo sono andato a leggerne gli ingredienti e tra conservanti e coloranti e vi lascio immaginare... ;-)
Un vassoio di "pasticcini alle mandorle" sul quale accanto al marchio della dolciaria campeggiano le scritte "artigianalità e qualità" attira la mia attenzione... leggo gli ingredienti e con un certo sgomento apprendo che sono composti di:
- Zucchero (vabbè, sono dolcetti no? Fin quì non è troppo strano...)
- Ciliegia candita (beh certo, quella si vede anche bene... leggendo però tra conservanti e coloranti (pure!), il sopracciglio si arcua...)
- Armelline (ma non sono le mandorle amare e che in grandi quantità sono pure tossiche?!)
- Legumi (!?!? cheeee?? Sì, c'è proprio scritto "Legumi: Fagioli e Soia", non indaghiamo se OGM o meno che a questo punto sembrerebbe quasi un peccato veniale)
- Mandorle (3%.... ah! Meno male!! Ma allora ci sono davvero...! Secondo me loro malgrado gli è toccato mettercene una manciata, giusto per poterlo scrivere in etichetta con tranquillità)
- Olio Vegetale, Aromi etc... etc... (e si sa che son questi due ingredienti dichiarati in etichetta"l'artigiano" può metterci veramente il meglio del meglio degli oli e degli aromi disponibili sul mercato... :-\ )
Ne concludo che: o io sono rimasto troppo indietro e non so cosa mi perdo a non mangiare dei pasticcini di fagioli con profumo di mandorla e aromi aggiunti (perché di certo preferisco rimanere col dubbio piuttosto che comprarli), o forse è la legislazione che è rimasta colpevolmente indietro a permettere che si possa produrre un pasticcino alle mandorle nel quale quest'ultime sono presenti dichiaratamente per il 3% e per di più, cosa più grave, permettere di associare un prodotto semi-industriale fatto con ingredienti discutibili a parole come "artigianalità" e "qualità".
Fortunatamente per riprendermi dallo shock ho potuto mettere a frutto un'ottima ricetta di pasticcini alle mandorle prendendola in prestito dal blog di Teresa e devo dire che è davvero una delle migliori che ricordi d'aver mai provato.
Tra le possibili guarniture ho scelto la più semplice ovvero la mandorla pelata, non ho messo le classiche ciliegie candite perché per scrupolo sono andato a leggerne gli ingredienti e tra conservanti e coloranti e vi lascio immaginare... ;-)
Ingredienti
Mandorle 900 gr (pelate)
Armelline (mandorle amare) 100 gr
Zucchero 800 gr
Arancio candito 200 gr
Miele di acacia 50 gr (io d'arancio)
Albume 350 gr
Procedimento
Anzitutto preparare e pesare gli ingredienti
In un cutter tritare assieme e piuttosto finemente i due tipi di mandorle, a parte tritare finemente anche l'arancio candito riducendolo ad una pasta collosa.
In una ciotola unire tutti gli ingredienti di cui sopra ed amalgamare bene con una spatola, per far prima potete anche mettere tutto in planetaria e mescolare con la "foglia" a bassa velocità.
Una volta pronto l'impasto stenderlo con un sac-a-poche con bocchetta stellata di misura adeguata (12-14)
formando delle stelline abbastanza alte,
Mandorle 900 gr (pelate)
Armelline (mandorle amare) 100 gr
Zucchero 800 gr
Arancio candito 200 gr
Miele di acacia 50 gr (io d'arancio)
Albume 350 gr
Procedimento
Anzitutto preparare e pesare gli ingredienti
In un cutter tritare assieme e piuttosto finemente i due tipi di mandorle, a parte tritare finemente anche l'arancio candito riducendolo ad una pasta collosa.
In una ciotola unire tutti gli ingredienti di cui sopra ed amalgamare bene con una spatola, per far prima potete anche mettere tutto in planetaria e mescolare con la "foglia" a bassa velocità.
Una volta pronto l'impasto stenderlo con un sac-a-poche con bocchetta stellata di misura adeguata (12-14)
formando delle stelline abbastanza alte,
conviene che le teglie siano coperte con un tappetino siliconato per favorire il distacco una volta cotte, se non se ne possiede uno si può anche usare carta forno, ma si dovrà fare più attenzione poi a staccarle una volta fredde.
Guarnire a piacimento scegliendo tra: una mandorla intera, un pezzetto di candito, una ciliegia candita intera, un chicco di caffè.
Guarnire a piacimento scegliendo tra: una mandorla intera, un pezzetto di candito, una ciliegia candita intera, un chicco di caffè.
(Importante): Lasciar riposare una notte intera per far sì che in cottura poi mantengano la forma data.
Cuocere a 170° per 15-18' circa, lasciar raffreddare bene e poi distaccare con delicatezza.
Conservare chiusi in una scatola.
Buon proseguimento di settimana!