Periodo questo nel quale sto recuperando un bel po' di energie fisiche e psichiche... ed ora vi spiego perché: sapete no che ho la passione per la corsa.
(al punto che mi era anche venuta l'idea di creare un altro blog nel quale raccontare quest'altro aspetto della mia vita e credo che prima o poi l'idea mi divertirà abbastanza da metterla in pratica, intanto però qualcosa ve lo racconto pure quì e peggio per voi se non siete interessati all'argomento, poi dopo passerò a parlare della torta nella foto... ;-))
Il fatto è che finalmente sono riuscito a realizzare un obiettivo che avevo da tempo: correre (e finire bene) la Maratona!
Qualcuno poi mi aveva detto che sfruttando la pesante preparazione necessaria per correrla una prima volta, successivamente con (relativamente) poco sforzo in più se ne poteva concludere un'altra ancora a distanza di circa un mese, mantenendo le stesse, se non talvolta migliori aspettative prestative... ed io ovviamente cosa ho fatto? Una volta portata a termine con successo la Maratona di Lucca a fine Ottobre, mi sono iscritto ed ho corso anche quella di Firenze ("che l'è la mi' città"!!) a fine Novembre. Stop.
Bene, la domanda è: perché correre una (o anzi due) maratona(e)?
Cosa può spingere un uomo già oberato di impegni personali e professionali, familiari ed extra-familiari a trovare il tempo e le energie per allenamenti frequenti e molto lunghi, talvolta massacranti e finalizzati una volta ultimato indenne questo percorso a gareggiare impegnandosi su una distanza nella quale sa che dovrà sicuramente affrontare e gestire per diversi chilometri un esaurimento energetico importante?
Per sentirsi bene?
La soddisfazione di spostare oltre un proprio limite?
Il sapore della sfida?
Vivere una giornata nel mito dell'eroe?
Esorcizzare la consapevolezza della propria mortalità?
La curiosità di vivere un'esperienza per certi versi "border-line"?
La puerile vanità di poterlo raccontare?
Il bello è che possono essere tutte e nessuna delle ragioni di cui sopra: vanità, orgoglio, compiacimento, paura, curiosità, spirito di emulazione, hanno valenze e sfumature diverse in ognuno di noi, quanto poi siamo ispirati o nostro malgrado influenzati da queste "qualità" intangibili, in barba al buon senso ed alla razionalità, è per noi esperienza quotidiana.
Capita perciò di non conoscere la risposta reale perché la domanda stessa in verità non ce la siamo mai posta ma più semplicemente: siamo stati.
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La torta che vi propongo oggi come vedete ha la particolarità di essere una torta da forno dalla decorazione minimale se non per il bordo nel quale sono incassate delle mandorle a formare un fregio lungo tutto il suo perimetro.
Il concept decorativo al quale mi sono ispirato è di un grande maestro pasticcere che proponeva una versione con le nocciole, io per cambiare qualcosa ci ho messo le mandorle abbinandole tanto per cambiare con l'amarena all'interno del dolce.
L'impasto frangipane come già visto quà garantisce una cottura ottimale per entrambi gli impasti e vi posso assicurare che l'insieme sarà buono come promette la foto!
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Ingredienti per una torta di 22-24 cm di diametro
Pasta frolla senz'uova
Burro 160 gr
Zucchero 100
Latte 30 gr
Farina da frolla 250 gr
Baking 2 gr
Mandorle grezze per il decoro q.b.
Impasto frangipane
Burro 100 gr
Zucchero a velo 100 gr
Mandorle in polvere 100 gr
Uova 100 gr
Farina 35 gr
Cacao 3 gr
Baking 2 gr
Marmellata di amarene o ciliege q.b.
Amarene sciroppate (facoltativo) q.b.
Procedimento
Preparare la frolla: mescolare il burro morbido con lo zucchero, incorporare il latte ed infine la farina precedentemente mescolata col baking.
Lavorare brevemente fino a formare l'impasto, avvolgerlo in pellicola e farlo riposare alcune ore.
Stenderne una parte e ricavare un disco da porre direttamente su una teglia di cottura con carta forno come fondo di un anello metallico.
Riempire il perimetro con le mandorle grezze messe verticalmente, stendere un altro pezzo di pasta frolla in una lunga striscia sottile da appoggiare internamente al perimetro di mandorle per mantenerle in posizione verticale.
Ricavare un'altra striscia lunga e sottile di pasta con la quale andare a coprire il perimetro delle mandorle.
Bucherellare il fondo di pasta con una forchetta e coprire con uno strato di marmellata e facoltativamente aggiungendo anche alcune amarene sciroppate che andranno poi coperte dall'impasto frangipane.
Preparare il composto frangipane: setacciare e mescolare assieme farina, cacao e baking, montare il burro con lo zucchero aggiungere le uova ed infine incorporare le polveri.
Distribuire il composto all'interno della torta e livellare, cuocere a 180° per 30'
Lasciar raffreddare bene e togliere poi dall'anello, capovolgere la torta su una griglia e spolverizzare di zucchero a velo.
Io ho rifinito poi la decorazione con un anello di cioccolato nel quale ho messo dentro un biscotto "curvato" fatto della stessa pasta frolla.
Purtroppo le amarene le avevo messe tutte dentro dimenticando di lasciarmene una da parte per la decorazione, altrimenti ci sarebbe stata perfettamente appoggiata dentro al biscotto curvo.
Se invece volete fare la frangipane old-fashioned style (fregio escluso quindi), una volta livellato l'impasto all'interno basterà posarci sopra una griglia di pasta frolla e cuocere tutto assieme.
Per fare la griglia precisa potete usare l'apposito attrezzo come ho illustrato a suo tempo in quest'altro vecchissimo post...
io comunque la preferisco così:
Come tutte le torte di questo genere, il giorno dopo è pure meglio!
A presto!
Ciao, mi chiamo Cristina, ho appena scoperto il tuo blog, e sarei interessata a capire meglio la preparazione di questa crostata. Adoro fare dolci da quando ero bambina ma mi dedico più alle torte moderne e ai biscotti piuttosto che alle torte da forno ... pecca che vorrei colmare, magari anche con il tuo aiuto. Non ho capito bene l'assemblaggio di questa crostata, cioè prima fai un disco di frolla come base, poi inserisci le mandorle in verticale lungo il perimetro della fascia d'acciaio e una fascia di frolla per mantenerle in verticale, quindi parli di una seconda striscia che copre il perimetro ... nel senso che la prima la metti internamente mentre la seconda la metti dove? sulla sommità delle mandorle in modo che resti visibile? Ma non c'è poi un disco di frolla che copra il tutto? Come hai fatto ad ottenere un piano così perfettamente piatto? Io ho realizzato spesso una crostata frangipane alle mele annurche di cui va ghiotto mio marito, ma la sommità non è mai perfettamente piana ... qual'è il trucco?
RispondiEliminaLa mia non è una domanda tanto per fare, è voglia di crescere, spero vorrai rispondermi, intanto grazie per l'attenzione.
Cristina
Ciao Cristina, leggi meglio il procedimento c'è scritto chiaramente che una volta fredda va capovolta, da lì la sommità perfettamente piatta.
EliminaPer poterti aiutare ancora meglio potresti frequentare i miei corsi di pasticceria:
http://lavetrinadelnanni.blogspot.it/p/corsi-di-cioccolateria-e-pasticceria.html
A presto
grazie mille, l'avevo letto ma mi pareva strano avere lo strato croccante sopra e non sotto, volevo solo esserne sicura.
Eliminagrazie ancora
la mia ammirazione stavolta è doppia: per la torta, come al solito, e per il Nanni sportivo. Per una come me che lo sport lo vede solo in tv (e solo qualche volta), la dedizione a qualsiasi forma di esercizio fisico è pura utopia! Bravo! proverò ad imitarti per almeno un centesimo del tuo allenamento. Basteranno 5 minuti di cyclette!?!? è il massimo a cui posso aspirare!!! Teresa
RispondiEliminaCiao Teresa, ...ma tu puoi fare anche di meglio! ;-D
EliminaGrazie per tutto carissima e buon fine settimana!
Una torta bellissima, come sempre!
RispondiEliminaEra pure 'bbona!!!
EliminaCiao
P.S.: si sente che ieri ho incontrato lo Zio Piero? ;-P
Wow! Davvero splendida. Complimenti!
RispondiEliminaQuindi se ho capito bene, una volta capovolta, la crema frangipane resta direttamente a contatto con il piatto?
Sì.
EliminaOvviamente una volta cotta non sarà più crema, bensì torta.
Mi piace assai lo stile : pulito ed elegante
RispondiEliminaConcordo. La cosa che mi è piaciuta è stata il riuscire a riportare una certa linearità di geometrie in una torta da forno.
EliminaGià, mica facile !
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